Argomento 3 Prevenzione dell’acrilammide negli alimenti

Sono necessari approcci diversi per i diversi tipi di alimenti e processi al fine di ridurre l’acrilammide negli alimenti. Ma la regola generale è “Non bruciarlo, fallo rosolare” (Autorità europea per la sicurezza alimentare, n.d.-a).

Alcune linee guida per aiutare a ridurre l’acrilammide durante la preparazione di alimenti sono (Autorità europea per la sicurezza alimentare, n.d.-a; European Potato Processors, n.d.; FDA, n.d.-a; FDA, n.d.-b;):

  • Non conservare le patate in frigorifero: ciò aumenta i livelli di zucchero e quindi accresce la produzione di acrilammide durante la cottura.
  • Preferire metodi di cottura che non portano alla formazione di croste, come la cottura a vapore e l’ebollizione.
  • Non cuocere una seconda volta i cibi già cotti, ma riscaldarli nel forno a microonde.
  • Seguire le temperature e i tempi consigliati durante la frittura per evitare una cottura e una croccantezza eccessive. Evitare che gli alimenti si brucino.
  • Lavare o immergere le patate in acqua o acido citrico prima di friggerle può ridurre il tenore di acrilammide nelle patate del 40%-75%, ma potrebbero comunque verificarsi dei cambiamenti non accettabili.
  • Ridurre la temperatura di frittura a 175°C o meno.
  • Utilizzare degli strumenti per garantire metodi di cottura ottimali, comprese apparecchiature calibrate (es. timer e termometri per frittura)
  • Tostare il pane fino a ottenere un colore giallo dorato invece che marrone.
  • Sostituire il bicarbonato di ammonio nei biscotti e nei cracker con agenti lievitanti alternativi.
  • Utilizzare tabelle di classificazione dei colori o immagini chiare con i colori finali desiderati del prodotto preparato
  • Ridurre il tempo di cottura se si cuociono piccole quantità.

Immagine da Goodfries

Di seguito ecco un breve video che mostra il modo migliore per tostare il pane al fine di evitare la produzione di acrilammide.